Terre del Duca – Le Rive, gioielli del patrimonio UNESCO
C’era una volta, in una terra baciata dal sole e accarezzata dal vento, una famiglia che viveva per la natura, le cose semplici e vere, i frutti della terra. Una famiglia che aveva una grande ambizione : fare di ogni vendemmia un vino sempre più ricercato e speciale. I figli seguivano con passione le orme del padre, Donato, un uomo che traeva poesia da ogni filare. Qualunque fosse il tempo – la rugiada all’alba, la neve dell’inverno o il sole ardente d’estate – lui era lì, tra le viti, a cantare e ascoltare il battito silenzioso della natura.
Donato non era solo un vignaiolo. Era un poeta della terra, un uomo capace di insegnare, insieme all’arte del vino, quella della famiglia. La sua bontà era contagiosa: un papà, uno zio, un nonno, un amico. Come il vino che amava, era caldo, avvolgente, capace di unire chi aveva intorno.
Accanto a lui, mamma Luciana, con le sue mani sapienti, portava avanti la tradizione della cucina veneta: piatti semplici e straordinari, pieni d’amore. La casa era sempre aperta, le tavole imbandite con allegria, le feste veri riti di appartenenza : la cucina era il cuore della casa, dove i profumi si mescolavano con le risate e le storie di vita.
In ogni sorso di vino, i figli sentivano i valori trasmessi dai genitori. Il profumo della primavera, il caldo dell’estate, i colori dell’autunno e le nevi d’inverno: ogni stagione viveva in un calice. Ogni germoglio, ogni vendemmia, ogni cena condivisa era un dono.
E così, oggi come allora, la famiglia si ritrova. Ogni vendemmia, ogni occasione è una festa, un momento per celebrare l’amore, il rispetto, la lealtà e la sincerità. Perché una famiglia, senza questi valori, non può dirsi tale. E nemmeno un vino.
“Un vino senza amore, rispetto, lealtà e sincerità… non potrà mai essere un grande vino.”
Prosecco? No, molto di più. Parliamo di Rive.
Scoprire l’essenza del Prosecco Superiore DOCG significa entrare nel cuore pulsante delle Rive di Valdobbiadene: un territorio scolpito dal tempo, modellato dalle mani degli uomini e accarezzato dal vento. Qui, tra le dolci pendenze delle colline patrimonio dell’UNESCO, prende vita il nostro vino. Non è solo un prodotto: è un’eredità di natura e sapere, coltivato con passione autentica e rispetto profondo per l’ambiente.
DOCG e Rive: le sinfonie di una terra unica.
Il Prosecco si distingue per le sue denominazioni, ma è nelle Rive che la qualità si fa racconto. Il termine DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) certifica un’eccellenza, mentre la menzione “Rive” è riservata a vini nati in microzone dalle condizioni pedoclimatiche uniche. Ogni bottiglia che porta questo nome è specchio fedele della sua collina d’origine, di un terreno generoso e di un microclima irripetibile. La nostra produzione, con orgoglio, ne è parte.
La nostra filosofia: armonia tra passione e natura.
Facciamo vino per amore. Lo facciamo seguendo il ritmo delle stagioni, senza forzature, lasciando che sia la terra a guidare i nostri gesti. La nostra produzione è limitata, perché per noi **qualità significa rispetto, lentezza, cura**. Ogni bottiglia “Terre del Duca” nasce da una vendemmia manuale, da uve selezionate una ad una, in un equilibrio perfetto tra uomo e natura.
Un vino senza tempo, nato da vigne centenarie
Dalle nostre vigne più antiche, alcune con oltre cento anni di storia, otteniamo solo 1000 bottiglie numerate di Rive e 100 Magnum ogni anno. Le custodiamo in eleganti casse di legno, protette da luce, umidità e calore, marchiate a fuoco come simbolo di autenticità. Il nostro Prosecco racconta storie di frutta matura e fiori bianchi, di rocce minerali e brezze di montagna. Raffinato, elegante, perfetto per accompagnare ogni occasione con stile e verità.
Lavorato esclusivamente a mano, senza trattamenti dannosi, è pensato per chi sceglie consapevolmente ciò che mette in tavola: un sorso che parla di terra, tempo e verità.
La nostra produzione non è disponibile ovunque. Non abbiamo aderito a grandi accordi commerciali, per scelta. Alcuni dei nostri clienti prenotano le bottiglie anni prima della vendemmia. Sono amici, estimatori, amanti del vino e dei suoi valori. Con loro condividiamo una visione: che un vino debba parlare al cuore, non solo al palato.
“Chi sa godere non beve più il vino, ma assapora i segreti.”
Salvador Dalì
E noi, con rispetto e gratitudine, ci sentiamo custodi e poeti dei segreti delle Rive. Un sorso di vita… alla famiglia Di Benedetto.
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